Varianti contrattuali: i limiti imposti dal nuovo Codice degli Appalti

Introduzione

La normativa in materia di contratti pubblici, in particolare il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, dedica ampio spazio alla disciplina delle modifiche contrattuali. Tale disciplina, pur garantendo una certa flessibilità nell’esecuzione dei contratti, è caratterizzata da rigidi vincoli volti a tutelare la concorrenza, l’economicità e la trasparenza delle procedure

In questo articolo, in particolare, analizzeremo in modo sommario quando e come è possibile modificare un contratto pubblico, definendo così i limiti imposti alle varianti contrattuali dal nuovo Codice degli Appalti.

Le ipotesi di variante contrattuale nel nuovo codice appalti
Le varianti contrattuali in corso d’opera nel nuovo codice degli appalti

Fondamento normativo e finalità

L’art. 120 del D.Lgs. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici) detta le principali regole in materia di modifiche contrattuali, ovverosia alle c.d. varianti contrattuali in corso d’opera, individuando le ipotesi nelle quali è consentito derogare alle condizioni iniziali del contratto e le relative modalità. La finalità della disciplina è quella di conciliare la necessità di garantire la corretta esecuzione del contratto con l’esigenza di consentire adeguamenti in corso d’opera, in considerazione dell’eventuale sopravvenienza di circostanze impreviste o di nuove esigenze.

Ipotesi di modifica contrattuale

Il Codice individua diverse ipotesi di modifica contrattuale, ciascuna caratterizzata da specifici requisiti e limiti:

  • Modifiche previste nel contratto: Sono ammesse le modifiche espressamente previste nel contratto iniziale, a condizione che siano state definite in modo chiaro e preciso nelle clausole contrattuali.
  • Lavori supplementari: È consentita l’aggiunta di lavori, servizi o forniture non previsti inizialmente, purché siano strettamente connessi all’oggetto del contratto e non comportino un sostanziale scostamento rispetto al progetto iniziale.
  • Varianti in corso d’opera: Sono ammesse le varianti in corso d’opera, ovvero le modifiche necessarie per far fronte a circostanze impreviste e imprevedibili, come ad esempio variazioni normative o eventi straordinari.
  • Sostituzione del contraente: In casi eccezionali, è possibile sostituire il contraente originario, ad esempio in caso di fallimento o di gravi inadempimenti.

Limiti alle modifiche contrattuali

Le varianti contrattuali in corso d’operai sono soggette a diversi limiti, tra cui:

  • Limiti quantitativi:
    • Valore complessivo delle modifiche: Il valore economico complessivo delle modifiche apportate al contratto non può eccedere una determinata percentuale rispetto al valore iniziale del contratto. Tale percentuale è solitamente definita nel bando di gara o nel contratto stesso e può variare a seconda del tipo di contratto (lavori, servizi, forniture) e della sua complessità.
    • Soglie di rilevanza: Per modifiche di importo inferiore a determinate soglie sono previste procedure semplificate.
  • Limiti qualitativi: Alterazione dell’oggetto del contratto: Le modifiche non devono alterare in modo sostanziale l’oggetto del contratto, né modificarne la natura o le caratteristiche essenziali
    • Pregiudizio alla concorrenza: Le modifiche non devono creare vantaggi competitivi indebiti per l’appaltatore o pregiudicare la possibilità di accesso alla gara di altri operatori economici.
    • Conformità alle normative: Le modifiche devono essere conformi alle normative vigenti in materia di appalti pubblici, tutela dell’ambiente, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
  • Condizione di economicità: Le modifiche devono essere giustificate da motivi di economicità e devono essere adottate al minor costo possibile.

Procedure per l’approvazione delle modifiche

Le modifiche contrattuali devono essere autorizzate dal Responsabile Unico del Procedimento (RUP), che verifica la sussistenza dei presupposti di legge e adotta i provvedimenti necessari.

Impatti delle modifiche contrattuali

Le modifiche contrattuali possono avere significativi impatti sull’esecuzione dei contratti, tra cui:

  • Aumenti di costi: Le modifiche possono determinare un aumento dei costi a carico della stazione appaltante.
  • Ritardi nell’esecuzione: Le modifiche possono causare ritardi nell’esecuzione dei lavori.
  • Contenzioso: Le modifiche possono generare controversie tra le parti del contratto che si tradurranno in eventuali riserve.

Conclusioni

La disciplina delle modifiche contrattuali nei contratti pubblici è caratterizzata da una complessità che richiede un’attenta analisi da parte degli operatori del settore. Una corretta gestione delle modifiche è quindi fondamentale per garantire la corretta esecuzione dei contratti e per evitare contenziosi.